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Dzeko tiene alta la bandiera dei bomber in un turno infrasettimanale in cui sono in molti ad aver tirato il fiato. L'attaccante bosniaco ha firmato una doppietta, preso due legni e propiziato due autogol del Benevento. Poca cosa i campani, che continuando così avranno il destino segnato già a gennaio e al fantacalcio diventeranno inservibili, vista anche la pioggia di 4 accumulati ieri. Tra gli altri attaccanti a segno, Mertens ha tirato fuori una perla maradoniana contro la Lazio completando una rimonta cominciata da Koulibaly, proseguita da Callejon e chiusa da Jorginho tornato rigorista per l'occasione. Bene anche il ritorno al gol di Belotti, mattatore del match contro un'Udinese che si fa male da sola (una papera di Scuffet, un autogol di Hallfredsson), ma offre comunque interessanti indicazioni con De Paul (rigore realizzato a parte), Lasagna (ancora a segno e molto meglio quando viene accentrato da Delneri) e Jankto (il vero rammarico per fantallenatori e tifosi friulani è stato vederlo partire in panchina).
 
Tra chi ha tirato il fiato, invece, Dybala è in cima alla lista ma era inevitabile che non potesse proseguire alla media di una doppietta a partita. Ancora sottotono Higuain, che non vede mai la porta e finisce per litigare con il mondo e anche un po' con se stesso. Per la Juventus è Mandzukic a risolvere la sfida con la Fiorentina, squadra che non demerita mostrando ancora una buona vitalità soprattutto con Veretout e Pezzella, molto bravo in marcatura su Gonzalo; rivedibile invece Gaspar, a cui Pioli non mancherà di tirare le orecchie in settimana per le diagonali difensive tutte sbagliate. Non ha segnato ma si è dannato l'anima e prodotto l'assist per De Vrij, invece, Immobile, sempre impagabile col suo gioco di sponde, pressione a tutto campo e lavoro per i compagni.
 
Nell'Inter, Icardi ha trovato il gol ma solo su rigore: uno dei pochi palloni toccato al Dall'Ara, contro un Bologna che aveva imbavagliato molto bene i nerazzurri. Spalletti sembra orientato a bocciare Joao Mario, ma anche Borja Valero e Gagliardini non convincono. Da non escludere un possibile cambio di modulo, con Eder al fianco di Icardi e il passaggio a un più classico 4-4-2. A proposito delle due punte di ruolo, il Milan fila liscio di rigore (con Rodriguez e Kessié preferiti a Calhanoglu e Kalinic dal dischetto) ma pregusta già i frutti della discreta intesa tra Andrè Silva e Kalinic, che mette a rischio una maglia da titolare per Suso.
 
Guardando alle formazioni di media fascia, detto del Torino di Belotti, nel quale riescono a mettersi in mostra un ottimo Lyanco al centro della difesa e un Ljajic sempre più continuo, la Sampdoria non va oltre il pari col Verona, ma si gusta uno Zapata apparso in formissima anche nello spezzone di gioco in cui si è visto, al pari di Ramirez; tra i veneti, invece, occhio al rientro di Caracciolo in difesa che potrebbe cambiare un po' di equilibri della bucherellata retroguardia di Pecchia. Tra Cagliari e Sassuolo, la vittoria di rigore è firmata Matri, che riscatta l'errore precedente, ma entrambe le formazioni mostrano ancora segnali di grande discontinuità.

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