WE LOVE CINEMA
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11:44   12-08-2015
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Maestoso;questo è l'aggettivo che mi viene in mente pensando a Jurassic Park del 1993 di Steven Spielberg,un film che ha saputo incredibilmente interpretare il ruolo di gigante degli anni '90 basandosi su fondamenta solide e letterarie.Tratto da un romanzo di Michael Crichton,Jurassic Park è il finale punto di arrivo di tutto un filone classico di film sui giganti del passato,basti pensare agli anni '30 e '40 quando il cinema pullulava di film sui dinosauri con goffi e simpatici effetti speciali.Il parco dei ?divertimenti? allestito dal genio di Spielberg invece non manca di spettacolarità e clamore scenico,spazzando via la concorrenza con una grandissima interpretazione degli effetti speciali.La scena dove il Brachiosaurus irrompe con il suo verso notiamo l'espressione attonita e meravigliata dei protagonisti della pellicola quasi a voler sottolineare il radicale cambiamento di intendere il cinema,l'estasi quasi mistica dello spettatore.Il catastrofismo di Crichton viene perfettamente trasposto da Spielberg che riesce ad amalgamare bene l'intenzione e il messaggio finale dello scrittore;la macchina non è uno strumento affidabile e prima o poi si ribella al volere del suo creatore.La felicità, nel giro di poco tempo,si trasforma in una disperata corsa alla sopravvivenza dove l'uomo,nel giro di poche ore si ritrova ad occupare la parte più bassa della catena alimentare.