GRAND PRIX
3' GRAN PREMIO SI VA IN BAHRAIN

 

Terzo gran premio stagionale che vede per la prima volta presente la regola del capitano, opzione da sfruttare bene, torna il modificatore di modulo e resta il bonus x la difesa imbattuta. Modulo consigliato quello ad una punta, ora un po' di storia.... Sponsorizzato dalla linea aerea Gulf Air, è stato il primo gran premio di Formula 1 corso nel Medio Oriente. Vista la situazione internazionale nell'area le preoccupazioni per la sicurezza sono sempre molto alte, ma durante l'edizione inaugurale gli unici problemi si sono registrati alle vetture che hanno sofferto il clima caldo e secco e la presenza di sabbia. Il problema della sabbia soffiata dal vento sulla pista viene periodicamente risolto trattando l'area circostante il circuito con uno spray adesivo.
 
Una curiosità è dovuta al fatto che i piloti sul podio non festeggiano col tradizionale champagne, sebbene il consumo di bevande alcoliche sia legale in Bahrein, a differenza di quanto accade nei vicini Qatar e Arabia Saudita. Al posto del vino francese viene utilizzato un tipo di acqua di rose non alcoolica, chiamata Waard.
 
Con lo spostamento del Gran Premio d'Australia più avanti nel corso nell'anno, il gran premio del Bahrein per la prima volta ha inaugurato la stagione 2006 il 12 marzo. Nella stagione 2010 il gran premio è tornato a essere la prima gara dell'anno.
 
Le proteste nel Bahrein e l'annullamento del 2011 Modifica
Lo stesso argomento in dettaglio: Primavera Araba e Sommosse popolari in Bahrein del 2011.
Nel 2011 il gran premio, ancora previsto come gara inaugurale, è stato rinviato a causa della critica situazione politica del Paese. Le forti proteste scoppiate nel regno avevano già portato alla cancellazione del primo degli appuntamenti previsti sul Circuito di Manama per la GP2 Asia il 18 e 19 febbraio 2011.
 
Il capo esecutivo del Circuito Principe Salman ibn Hamad ibn Isa Al Khalifa aveva affermato che sarebbe stato effettuato il massimo sforzo per consentire il regolare svolgimento della gara. Il Vicepresidente del Bahrain Center for Human Rights Nabeel Rajab aveva invece affermato come fosse improbabile una rapida soluzione della crisi. Bernie Ecclestone aveva dichiarato che una decisione in merito alla cancellazione della gara sarebbe dovuta avvenire il 22 febbraio. La cancellazione è stata annunciata il giorno prima, dallo stesso governo del Bahrain.
 
Secondo alcuni dei manifestanti l'unico motivo che aveva spinto il governo a svolgere dei colloqui con l'opposizione era proprio il timore di non poter organizzare la gara. Diverse polemiche sono scaturite anche nel paddock. Secondo la stampa inglese, la Federazione Internazionale e il suo presidente Jean Todt avevano mostrato un eccesso di cautela nell'affrontare la decisione della soppressione della corsa. La Williams ha poi rivelato di aver comunque valutato l'ipotesi di boicottaggio della corsa prima che la FIA decretasse il rinvio dell'evento.
 
Ecclestone aveva assicurato che una decisione sull'eventuale recupero della gara avveniva in tempi brevi, prima del debutto del campionato a Melbourne, il 27 marzo. Il capo della FOM aveva escluso comunque che il gran premio potesse venir sostituito con una gara da svolgersi su un circuito europeo.
 
Il consiglio mondiale della FIA dell'8 marzo fissò nel 1º maggio 2011 la data limite entro il quale doveva essere presa una decisione definitiva in merito al reinserimento nel calendario della gara. Successivamente Ecclestone ha annunciato la volontà di attendere ancora fino al 3 giugno. Il 1º maggio gli organizzatori del gran premio avevano comunicato che la gara sarebbe rientrata nel calendario nel prossimo futuro, senza specificare però se sarebbe stata effettuata nel 2011.
 
Fu ventilata la possibilità che il gran premio potesse essere disputato a dicembre, spostando anche il Gran Premio di Abu Dhabi, e svolgendo le due gare a una settimana di distanza l'una dall'altra. Un'altra ipotesi prevedeva l'effettuazione del gran premio a ottobre, con lo spostamento del Gran Premio d'India il 4 dicembre. Successivamente il Gran Premio venne riproposto come 17ª gara del calendario in data 30 ottobre al posto dell'appuntamento in India spostato all'11 dicembre.
 
La stampa locale aveva anche avviato anche una raccolta di firme per sostenere l'ipotesi di un ritorno della gara nel calendario.
 
In seguito a questa decisione si levarono alcune critiche e perplessità. Rubens Barrichello, presidente della GPDA espresse la preoccupazione per la sicurezza dei piloti, così come il ministro britannico per lo Sport Hugh Robertson. Anche la FOTA si espresse contro tale decisione.
 
Infine, a distanza di pochi giorni, gli organizzatori hanno deciso di annullare definitivamente il Gran Premio per la stagione 2011.
 
La gara è rientrata regolarmente in calendario nel 2012, nonostante diverse organizzazioni internazionali e parti politiche avessero chiesto un nuovo annullamento. A seguito dalla decisione di reintegrare la corsa, in Bahrain si sono registrate proteste rivolte direttamente alla Formula 1 considerata strumento di propaganda politica del regime della casa reale. Force India e Sauber sono state successivamente coinvolte in episodi di violenza, tuttavia secondo Bernie Ecclestone le squadre non erano l'obiettivo degli attivisti. Nonostante le rassicurazioni della FIA, Force India ha saltato le prove libere del pomeriggio nella giornata del venerdì per rientrare in anticipo in albergo; il giorno seguente ha ricevuto una porzione ridotta di inquadrature nel corso delle qualifiche e l'episodio è stato interpretato in Inghilterra come ritorsione da parte di Bernie Ecclestone per il comportamento del venerdì

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