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Se nel primo turno natalizio di campionato la Juventus era riuscita a imporsi anche senza un gol di Cristiano Ronaldo, nel Boxing Day proprio CR7 - alla prima panchina stagionale - si è rivelato decisivo per evitare la prima sconfitta del 2018-2019. È questo uno degli highlight emersi dalla 18a giornata di serie A, la penultima del girone di andata e di questo anno solare. I bianconeri hanno dovuto faticare non poco per arginare l'Atalanta, capace di una gara molto intensa, fatta di pressing e ripartenze veloci con un assoluto mattatore: Duvan Zapata. L'attaccante ivoriano è stato bravo a "scherzare" la migliore difesa del campionato, prima con una giocata da attaccante puro ai danni di Bonucci, poi con un ottimo inserimento sugli sviluppi di un calcio d'angolo ("buco" di Emre Can). Con la doppietta a Szczesny sale a nove il suo bottino stagionale, otto dei quali realizzati nelle ultime cinque partite. Allegri dovrà rivedere molti aspetti legati alla tenuta dei suoi: Bonucci scarico e sempre in difficoltà negli uno contro uno, Bentancur espulso a inizio ripresa, Dybala poco brillante ma pronto al sacrificio. Puo comunque brindare all'ottimo apporto del già citato Ronaldo, sia pure in venti minuti di impiego, alla ritrovata efficacia di Pjanic.
Tanta tensione ed episodi controversi, invece, in Inter-Napoli. Nel big match di San Siro a spuntarla sono stati i padroni di casa con Lautaro Martinez al 92' (terzo gol stagionale per lui), ma ad influire sul risultato c'è stata l'espulsione di Koulibaly, innervosito dai cori razzisti dei tifosi avversari. Ai punti avrebbe meritato comunque l'Inter, a cui va riconosciuta una gara più ordinata e incisiva, rispetto a un Napoli troppo attento a contenere le trame opposte che a crearne di sue. Molto male Insigne, anche espulso nel recupero, scialbo l'apporto di Milik, appena sufficienti Callejon (schierato nell'insolito ruolo di terzino per scelta tattica di Ancelotti) e Mertens. Nell'Inter da segnalare le prestazioni dei subentrati Keita e Vecino, al solito bene la coppia centrale di difesa composta da De Vrij e Skriniar.
Alle spalle del trio di testa risalgono le romane, scivola ancora il Milan e in quinta posizione si vede la Sampdoria di un super Quagliarella. Nel derby degli Inzaghi vince il più giovane Simone con la forza dei gregari Luiz Felipe e Lulic e mentre Milinkovic-Savic sembra essere tornato nell'ombra, Luis Alberto si è fatto apprezzare nei panni di assistman. Sempre peggio il Bologna con Filippo che adesso rischia la panchina. All'Olimpico di Roma è andato in scena un altro derby familiare: papà Di Francesco contro il figlio in forza al Sassuolo. A spuntarla, questa volta, è stato il più anziano che ha ritrovato in un sol colpo Perotti e Schick, brindando anche al primo gol in serie A di un ottimo Zaniolo. Non riesce più a vincere il Milan, neanche contro il pericolante Frosinone. Malissimo i vari Higuain, Calhanoglu e Castillejo. Si salva (e salva Gattuso) Donnarumma, determinante in un paio di occasioni. Sempre meglio, invece, la Sampdoria che continua a crescere sulle ali di Quagliarella, all'undicesimo gol in campionato e all'ottava gara di fila in gol. Determinante anche l'apporto di Ramirez, a cui basta un tempo per cambiare la partita con il Chievo, al posto di uno spento Saponara.
Guardando alle altre gare, in rapida successione, il Torino continua a crescere trovando l'apporto di tutti i reparti: Belotti è in palla e si fa notare anche se non segna, De Silvestri, difensore goleador dell'ultima stagione, è tornato a timbrare, bene anche Iago Falque al rientro dall'infortunio. La Fiorentina cade, dopo due successi consecutivi, contro un Parma molto compatto e abile a imporsi con Inglese. Non corrono le piccole con Spal e Udinese che si dividono la posta in palio: bene da un lato il solito Lazzari e dall'altro De Paul.
