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Il ritorno della Juventus "sette bellezze". Un gioco di parole sin troppo facile per fotografare la grande protagonista della giornata di fantacalcio numero 23. Sufficiente dare una scorsa ai bonus dei bianconeri contro il Sassuolo: +9 per Higuain che sale a quota 13 gol, +7 per Khedira, che di fatto ha chiuso la pratica nel primo tempo, +4 per Alex Sandro e Pjanic, assist anche per Bernardeschi e Marchisio. Per non parlare poi della porta ancora inviolata, questa volta difesa da Buffon, e di una retroguardia che ha definitivamente rilanciato De Sciglio e Benatia. Davanti però mantiene il suo vantaggio il Napoli che, contro il Benevento, ha offerto meno bonus di quanti forse i fantallenatori si sarebbero attesi. Ha segnato ancora il solito Mertens, anche migliore in campo, ha finalmente ritrovato continuità Hamsik dopo un inizio di stagione un po' stentato, e alle loro spalle si sono confermati i vari Allan, Koulibaly e anche Reina.
 
Situazione opposta nella corsa alle altre posizioni Champions. Una sorta di andamento lento, dal quale si estranea solo la Roma con la vittoria lampo a Verona, grazie al primo gol italiano di Under. Tra i giallorossi stentano ancora Dzeko e El Shaarawy, fa un figurone Fazio al centro della difesa, tradisce Pellegrini con la sua espulsione incomprensibile per un fallo da tergo molto lontano dalla porta. Con il successo i giallorossi rosicchiano due punti all'Inter e addirittura tre alla Lazio. I nerazzurri proseguono nel digiuno da vittorie, che dura ormai da 10 partite (Coppa Italia compresa), per un andamento mediocre che ha i principali responsabili in Perisic, Candreva, Borja Valero, Vecino, Dalbert tutti destinatari di insufficienze gravi a margine dell'1-1 con il Crotone. A distinguersi il solo Rafinha che per il gioco di Spalletti potrebbe rappresentare una sorta di oasi nel deserto. Imprevista e imprevedibile, invece, la sconfitta della Lazio in casa col Genoa. Nonostante il rientro di Immobile, i biancocelesti sono stati "freddati" dal gol dell'ex, mai troppo rimpianto, Pandev e dopo il pari di Parolo, hanno pagato un po' la scelta di Inzaghi di sbilanciarsi offensivamente con gli ingressi di Felipe Anderson (un passo indietro per lui) e Nani.
 
Guardando alle inseguitrici, il Milan era quasi riuscito a far sua anche la gara di Udine grazie al ritorno alla rete di Suso (che mancava da novembre), ma l'espulsione di Calabria nel secondo tempo e un po' di sfortuna hanno prodotto il pari (peraltro meritato) della squadra di Oddo. Molto bene al solito l'Atalanta, solida anche a fronte delle assenze di Gomez e Caldara, ben sostituiti da Ilicic e dal giovane emergente Mancini, designato futuro della difesa bergamasca. Rallenta ancora la Sampdoria apparsa spuntata soprattutto dalla trequarti in su e neutralizzata da un Torino che comincia ad assumere le sembianze tattiche del tecnico Mazzari con un Niang rilanciato a tutti gli effetti, insieme al solito Iago Falque e a una mediana imperniata su Rincon.
 
Nella lotta per la salvezza l'unico passo avanti è del Cagliari che ha ritrovato Sau e comincia a beneficare dell'ultimo arrivato dal mercato Castan che, oltre a registrare la difesa di Lopez, si è inventato il pregevole assist di tacco per il raddoppio dei sardi, dopo il primo vantaggio di Cigarini. A farne le spese la Spal di un sempre solido in sella Semplici, che ha bisogno di ritrovare una manovra più fluida, anche grazie all'innesto di Kurtic. Ha strappato un punto a San Siro il Crotone, che mette in mostra Barberis nelle vesti di realizzatore, oltre alla continuità di Trotta, Benali e Mandragora.

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