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Higuain, Dzeko, Mertens e soprattutto Belotti. Così, tutti insieme, non si vedevano da tempo. Una parata di bomber, nella 24a giornata, che ha fatto felici i fantallenatori. Tutti tranne quelli che hanno puntato su Immobile (che pure ha sfornato un assist), Icardi (ancora fermo ai box), oltre ai milanisti Kalinic e Andrè Silva (di questo passo faranno fatica a ritrovare spazio). L'argentino della Juventus ha ufficialmente riallacciato i fili del discorso con la rete e, dopo gli appena 9 gol in poco più di un girone, ne ha sfornati cinque nelle ultime tre gare (Chievo, Fiorentina, con in mezzo la tripletta al Sassuolo); Dzeko ha scalciato via i venti del mercato e, contro il Benevento, dopo aver completato la rimonta dei suoi, ha fatto anche il gesto nobile di cedere il rigore del primo gol con la maglia della Roma di Defrel. Sempre benissimo Mertens che, pure in una giornata in cui la vede pochissimo, riesce a piazzare la zampata contro la Lazio. E infine Belotti, che ha trovato un modo super per tornare al gol (solo il quinto in questa stagione travagliata, con due stop lunghi per infortunio) con un coast to coast partito da centrocampo. Pronostico: sebbene attardato, Higuain se la gioca per il titolo di capocannoniere; Immobile e Icardi dovranno guardarsi bene da lui e Mertens; Belotti con Mazzarri raggiunge agilmente la doppia cifra e può segnarne almeno 8-10 nelle 14 giornate che restano.
 
Nel weekend, però, c'è stato spazio anche per tanti gol di "riserva". Pensiamo a Eder, ancora a segno, nella seconda giornata di fila da titolare, ma soprattutto Cutrone, che conferma di poter ambire a un impiego più costante con la sua doppietta alla Spal. Ed è stata doppietta anche per Under, decisivo sette giorni fa col Verona, molto positivo anche domenica sera col Benevento. Attendiamo impegni più probanti, ma il 18enne turco si conferma un ottimo prospetto: ha avuto ragione Di Francesco nell'attenderlo e farlo crescere senza stress. Per il resto, alla voce "goleador", non si segnalano altre indicazioni degne di nota, specie in una giornata che ha registrato lo 0-0 "horror" di Sassuolo-Cagliari, l'1-1 condizionato da un campo ai limiti della praticabilità di Crotone-Atalanta e l'1-0 in extremis del Genoa in casa del Chievo, grazie a Laxalt ancora decisivo a tempo scaduto dopo il 2-1 alla Lazio del 23.o turno.
 
Guardando alle posizioni a ridosso delle prime, una menzione merita la Sampdoria, che ha raggiunto quota 40 e adesso può puntare a obiettivi più ambiziosi. Giampaolo si gode un super Quagliarella, al 17esimo centro stagionale (il suo precedente record era di 13), oltre a una squadra capace di fare a meno di un tassello chiave come Praet, per il quale ci vorrà ancora un po' di convalescenza. Detto dell'Atalanta fermata a Crotone, occorre segnalare comunque l'abilità di Gasperini nel fare a meno nuovamente di Caldara e Gomez e nel trasformare la squadra optando per la doppia punta di peso (Cornelius e Petagna) su un campo pesante. Qualche segnale, infine, anche dalla Fiorentina che ha opposto una fiera resistenza alla Juventus, fino all'errore di Sportiello sulla punizione di Bernardeschi, che ha spianato la strada alla vittoria dei bianconeri.
 
In zona retrocessione, fanno strada (poca) solo Crotone e Cagliari con i rispettivi pari; cade il Verona che pure mette in mostra un ottimo Kean; male la Spal che pure conferma Semplici in panchina (e può contare su un superlativo Lazzari, che merita in ogni caso di restare in A); il Benevento ci prova a dare filo da torcere alla Roma, ma alla lunga è venuto fuori l'incolmabile gap.

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