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La notizia del weekend è la caduta della Juventus. Una notizia fino a un certo punto visto che, in questa fase della stagione, con un vantaggio di quasi 20 punti sulla rivale più vicina e reduce dall'impresa contro l'Atletico Madrid in Champions League, c'era anche da aspettarsi una minima flessione dei bianconeri. Di fatto sono pesati i riposi concessi a Cristiano Ronaldo e Matuidi, oltre a un Perin che, alla sua prima a Marassi contro la sua ex, è parso tutt'altro che impeccabile. Nel Genoa in grande evidenza capitan Criscito, bravo a neutralizzare tutti i tentativi della coppia Mandzukic-Dybala, Sturaro altro ex di giornata e subito in gol a poco dal suo ingresso, e Pandev che contro la Juventus ha un conto sempre aperto.
Alle spalle della capolista, non ha avuto vita facile il Napoli contro l'Udinese, ma alla fine l'ha spuntata. Assente Insigne per infortunio, Ancelotti ha optato per la coppia Mertens-Milik, con Callejon e Younes sugli esterni. A fare la differenza ci ha pensato l'attaccante belga, abile a mandare in gol proprio i due esterni prima di mettersi in proprio con un gran gol per il definitivo 4-2. In mezzo a segno anche Milik. Là dietro, tuttavia, il Napoli ha ballato e non poco. Ospina, prima di farsi male e di uscire per essere condotto in ospedale (fortunatamente senza conseguenze), ha qualche colpa sulla coscienza per i gol di Lasagna e Fofana, male anche Maksimovic, estremamente sottotono Allan, reduce anche dalla brutta prestaizone in Europa League con il Salisburgo.
In zona Europa, rinascita Inter nel derby col Milan: prestazioni monumentali per Skriniar e Lautaro Martinez, molto bene Vecino e De Vrij entrambi in gol. Tra i rossoneri non pervenuto Piatek, malissimo Suso, in ripresa Bakayoko che trova la via della porta. Vivono momenti agli antipodi le due romane. La Roma ha conosciuto la prima caduta con Ranieri in panchina: brava la Spal ad approfittare degli errori della retroguardia giallorossa (malissimo Fazio e Juan Jesus, prestazioni mediocri per Olsen e Karsdorp) facendosi valere con gli esterni Fares, anche in gol, e il rientrante Lazzari, subito in gran spolvero dopo il lungo infortunio. Tra gli spallini molto bene anche Petagna, a quota 12 gol, e Viviano che si è confermato anche a Ferrara il portiere affidabile che il nostro campionato conosce. Alla Lazio, invece, sono bastati venti minuti del primo tempo (tra il 22' e il 42') per chiudere la pratica-Parma con ben quattro gol, due dei quali portano la firma del ritrovato Luis Alberto. Da segnalare anche l'assist servito da Milinkovic-Savic che conferma il ritorno su livelli efficaci.
Nella terra di mezzo, crollano Fiorentina (malissimo col Cagliari che fa valere la legge della Sardegna Arena) e Torino (inatteso ko contro il Bologna rilanciato da Mihajlovic), sorride solo la Sampdoria che seppellisce di gol il Sassuolo a domicilio (5-3 il finale), con tutto il tridente a segno, e in particolare Quagliarella che raggiunge quota 21 (bene anche il ritrovato Defrel, ma soprattutto Gabbiadini che sta avendo un super impatto dal suo ritorno in Italia). In gran spolvero Ekdal, regista instancabile di metà campo, oltre a Praet e Linetty anche loro in gol. Due punti persi per l'Atalanta che pareggia con Ilicic contro il Chievo. Partita da dimenticare per buona parte della squadra di Gasperini.
In fondo alla classifica, detto della Spal, il Cagliari potrebbe aver chiuso anticipatamente i giochi salvezza, grazie al super apporto degli esterni Cacciatore e Lykogiannis e alla vena realizzativza di Joao Pedro. Il Bologna si è rilanciato alla grande con Palacio e Soriano sugli scudi. Bene anche l'Empoli che ha trovato subito una vittoria determinante con il ritorno di Andreazzoli: 2-1 al Frosinone, con il ritorno al gol di Caputo e la novità Pajac, schierato a sorpresa titolare.
