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La 34a giornata ha confermato le sensazioni del precedente weekend: in questo rush finale, al fantacalcio, sarà favorito chi dispone dei giocatori protagonisti della contesa per il quarto posto e della lotta salvezza. Altrove la situazione è molto più nebulosa e difficilmente prevedibile. La Juventus si è presentata a Milano, contro l'Inter, in versione quasi "balneare": comprensibile con uno scudetto in tasca da tempo, ma questo ha prodotto impatti significativi in termini di voti e bonus. Si è salvato Ronaldo, che ha messo a segno il 20° gol della sua prima serie A, si è continuata a vedere la crescita di Spinazzola e Can, con Pjanic finalmente tornato sui suoi livelli, ma gli altri hanno completamente mancato la partita, a cominciare da Alex Sandro e Bernardeschi. Tra i nerazzurri, invece, la buona notizia è Nainggolan, autore della perla che ha sbloccato il match, ben coadiuvato dai soliti Politano e Brozovic; insufficiente Icardi, che pure era tornato titolare dando prova di un po' di vivacità. Scorrendo la classifica, seconda piazza ipotecata anche per il Napoli. A Frosinone, pero, è andata in campo una versione tutt'altro che spettacolare dei partenopei: ha sbloccato il match Mertens su punizione, nel secondo tempo c'è stato il raddoppio di Younes, in mezzo anche i legni colpiti da Callejon e le occasioni con Ruiz, ma la squadra è apparsa ancora impacciata.
Lo spettacolo comincia quindi per la conquista delle piazze meno nobili, a cavallo tra l'Europa che conta, quella meno pregiata e il totale oblio. Il primo colpo lo ha battuto la Roma al sabato, non lasciando scampo a un Cagliari pressoché salvo. Tra i giallorossi Ranieri ha ripescato a sorpresa Pastore, autore di una prestazione come non se n'erano ancora viste nella sua seconda esperienza italiana; in crescita anche N'Zonzi e Mirante, conferme in positivo per Manolas e Fazio, in negativo per Schick. Quindi è toccato allo scontro diretto tra Torino e Milan con i granata che hanno fatto la parte del leone. Belotti è tornato al gol dal dischetto, Berenguer ha impreziosito una prestazione di livello con il gran gol del 2-0 e al resto hanno pensato gli alfieri della retroguardia di Mazzarri, da Sirigu che ha completato un altro clean sheet, a Izzo, Nkoulou e Moretti tutti meritevoli di voti attorno al 7. Tra i rossoneri, invece, gara da dimenticare per Romagnoli, nervoso ed espulso, Kessié, autore dell'ingenuo fallo che ha portato al primo rigore, Musacchio, graziato in più di un'occasione dall'arbitro, mentre tra i pochi a fare bene si segnalano Bakayoko e Cutrone.
Nel penultimo posticipo, andato in scena lunedì, quindi è l'Atalanta a rovesciare il banco battendo l'Udinese e prendendosi il quarto posto scalzando la Roma. I nerazzurri sono protagonisti di una prova di grande maturità riuscendo ad attendere il momento giusto per scardinare la solida difesa friulana. Succede solo all'82', grazie a un rigore conquistato da Masiello e realizzato da De Roon, con Pasalic che tre minuti dopo raddoppia su imbeccata perfetta di Zapata. Prima del vantaggio atalantino, De Paul aveva fatto venire i brividi a Gollini centrando il palo su azione di ripartenza. In evidenza tra le fila atalantine anche Palomino e Gomez, abili rispettivamente a tenere unite le maglie difensive e a creare gioco tra le linee. L'Udinese resta così in zona pericolo, con appena quattro punti di vantaggio sull'Empoli.
E a proposito della zona salvezza, proprio la vittoria del Bologna sui toscani, nel primo anticipo del sabato, ha in parte annacquato gli altri scontri diretti della giornata. I felsinei sono stati protagonisti di una partita dai due volti: nervosi e impacciati nel primo tempo, e giustamente in svantaggio (complice anche un errore di Skorupski), propositivi e audaci nel secondo, e capaci di ribaltare lo 0-1 e di prendersi una quasi salvezza anticipata. In gran spolvero gli arrivi di gennaio Soriano, Sansone e Lyanco, benissimo Orsolini e Danilo rilanciati proprio da Mihajlovic, stabile Pulgar. Solo pareggi, come anticipato, negli altri match. Spal e Genoa hanno dato vita al botta e risposta tra Felipe e Lapadula; avrebbero meritato qualcosa di più i ferraresi, visto il portentoso salvataggio sulla linea di Romero, ma di fatto il pari è tornato utile ad entrambe. Da segnalare le prestazioni di Lazzari da una parte e del già citato Romero dall'altra. 1-1 anche tra il già retrocesso Chievo e il Parma che avanza piano ma con buona continuità, complice anche la pesante assenza di Inglese.
