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Sarà una sfida a tre tra Inter, Atalanta e Milan a decretare le due squadre che affiancheranno Juventus e Napoli nella prossima edizione della Champions League. Situazione ancora più intricata per definire in coda l'ultima retrocessione. Sono questi i due fronti che rimarranno aperti fino al 90' dell'ultimo turno di campionato in programma la prossima settimana. Ma procediamo con ordine. Dopo l'ammutinamento della Roma, nell'anticipo della 37a giornata, sono i rossoneri a fare il passo in avanti più importante, alla luce dei risultati delle avversarie. I rossoneri hanno superato il Frosinone a San Siro non senza difficoltà. Dopo un primo tempo concluso sullo 0-0, la squadra di Gattuso è stata salvata da Donnarumma che ha parato un rigore a Ciano, per poi completare l'opera con i gol di Piatek, che non segnava da quasi 600 minuti, e Suso, al settimo in campionato direttamente da calcio piazzato. Il tecnico del Milan insiste con Bakayoko e Kessié diga di centrocampo, ma a gara in corso opta per le due punte con l'inserimento di Cutrone al posto del primo. In evidenza tra i rossoneri anche Romagnoli e Calhanoglu. Il 2-0 del Milan ha fatto da prologo ai due posticipi in cui l'Inter ha perso nettamente con il Napoli, mentre l'Atalanta ha strappato un punto alla Juventus.
4-1 il finale del San Paolo con la squadra di Ancelotti che ha dominato in lungo e in largo i nerazzurri. Zielinski ha rotto il ghiaccio nel primo tempo con un gran gol, su assist di Ruiz, quindi nel secondo sono arrivati i centri di Mertens e la doppietta dello stesso centrocampista spagnolo, in un'occasione supportato dall'attaccante belga. Tra i napoletani molto bene anche Malcuit, nelle fila dell'Inter malissimo Brozovic, D'Ambrosio e Perisic. Il ritorno al gol dal dischetto di Icardi non è più una notizia. Allo Stadium di Torino, invece, è 1-1 tra Atalanta e Juventus. I nerazzurri di Bergamo assaporano il successo per larghi tratti, ma poi è Mandzukic a riportarli sulla terra impattando l'iniziale vantaggio di Ilicic. Nel finale si fa espellere Bernardeschi, da segnalare un'altra brutta prestazione di Alex Sandro, lasciato negli spogliatoi all'intervallo, nonché la riproposizione di Can da difensore centrale, a gara in corso, con ottimi risultati.
Giochi finiti, invece, per la Roma che, come anticipato, ha detto definitivamente addio alle ambizioni da Champions. Lo 0-0 inchioda la squadra di Ranieri di fronte alle proprie responsabilità. Contro il Sassuolo il risveglio è tardivo, Mirante è costretto a metterci del suo per conservare la porta inviolata per la sesta volta in 11 presenze e nel finale c'è spazio per il rammarico provocato dalle occasioni capitate sui piedi di Dzeko, El Shaarawy e Fazio (anche un gol correttamente annullato a quest'ultimo per fuorigioco precedente dell'attaccante bosniaco). A questo punto ai giallorossi serve comunque un risultato positivo nell'ultimo turno per evitare di finire fuori da tutto. Le sicurezze di Ranieri e dei fantallenatori rispondono ai nomi di Fazio, Florenzi e Under.
In zona retrocessione le storie si fanno tese. Il Parma si toglie dalle secche e inguaia la Fiorentina battendola nello scontro diretto. Basta un autogol di Gerson combinato a una buona resistenza difensiva (in evidenza Gazzola e Gagliolo) per festeggiare la salvezza con un turno di anticipo. Irriconoscibili i viola che non vincono da oltre tre mesi (ultimo successo il 17 febbraio a Ferrara) e non fanno punti dal 14 aprile (0-0 col Bologna). Nella squadra di Montella - mai vittorioso dal suo arrivo in panchina - non si salva nessuno e stupisce anche la scelta del tecnico di lasciare inizialmente in panchina Muriel. Per i viola all'orizzonte c'è un altro scontro diretto, ancora più pesante, con il Genoa scivolato al terz'ultimo posto. I rossoblù hanno pareggiato in extremis con il Cagliari, grazie al rigore realizzato a tempo quasi scaduto da Criscito, ma il contestuale successo dell'Empoli col Torino (4-1) li ha messi nei guai. Tra i genoani si salvano, oltre all'autore del gol, anche Radu e Kouamé.
Tutt'altra situazione, come anticipato, per l'Empoli, al terzo successo di fila che ha permesso di completare la rincorsa verso un posto al sole, a +1 sulla retrocessione. Affermazione di prestigio per i toscani che si impongono grazie a un'ottima prova corale, nella quale spiccano le prestazioni di Di Lorenzo, al quinto gol stagionale e a tutti gli effetti tra le più belle sorprese di questo campionato, Acquah e Traoré in versione diga di metà campo, oltre a capitan Caputo che in chiusura di match ha raggiunto quota 16. Vince ancora anche l'Udinese contro la già salva Spal, ma non puo ancora festeggiare la matematica permanenza in A. Fattore determinante ancora Okaka, con un'altra doppietta, ma a far la differenza è soprattutto De Paul che disegna tre assist, direttamente da calcio piazzato, con il primo per Samir che sembra una giocata da Playstation. Ha chiuso la giornata il fantastico Bologna di Mihajlovic conquistandosi la salvezza contro una Lazio già certa della partecipazione all'Europa League. Determinante l'apporto di Palacio che mette lo zampino nei gol di Poli e Destro, ancora a segno pure Orsolini, talento definitivamente lanciato dal tecnico serbo.
