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Titoli di coda sulla stagione 2018-2019 e su un'altra annata di fantacalcio. Arriva dunque il momento dei verdetti e dei bilanci che sono rimasti in bilico fino alle battute conclusive dell'ultima giornata. Procediamo con ordine. Atalanta e Inter si aggiungono a Juventus e Napoli in Champions League; il Milan deve accontentarsi del quinto posto, con la Roma a seguire a ruota, ma costretta ai preliminari di Europa League dopo il successo in Coppa Italia della Lazio. In serie B ci finisce immeritatamente l'Empoli dopo lo 0-0 tra Fiorentina e Genoa maturato con un orecchio alla radiolina.
 
È l'Atalanta quindi a rubare ancora una volta la scena. A Reggio Emilia il Sassuolo le fa venire i sudori freddi con l'iniziale vantaggio di Berardi, ma poi è Gomez a salire in cattedra dopo il momentaneo pari di Zapata in mischia. Il Papu sigla il 2-1 raccogliendo una corta respinta di Pegolo, poi pennella per la testa di Pasalic. Da segnalare tra i nerazzurri la crescita importante di Djimsiti, capace di sostituire in maniera efficace il lungodegente Toloi in questo lungo e vibrante finale di stagione. Deve ringraziare Handanovic, invece, l'Inter che contro l'Empoli è protagonista di una gara specchio della stagione. Proviamo a sintetizzare così gli eventi: passa in vantaggio con Keita, sbaglia il rigore della sicurezza con Icardi, si fa raggiungere da Traoré, torna sul 2-1 con Nainggolan, si fa annullare in maniera assurda il 3-1 per un'ingenuità di Keita e nel mezzo conserva il vantaggio solo grazie alle ripetute parate decisive del suo portiere (specie su Farias e Ucan).
 
Ci ha sperato fino alla fine il Milan, salvo poi arrendersi alla matematica. Rossoneri bravi a fare il loro centrando la quarta vittoria di fila contro la Spal (3-2). Determinante la doppietta di Kessie (uno su rigore), molto bene anche Calhanoglu e Piatek. Ai saluti Abate che non brilla nella sua ultima in maglia Milan, molto positive le prestazioni di Romagnoli e Rodriguez. Vittoria in extremis per la Roma che saluta con un 2-1 sul Parma il suo capitano De Rossi. Decide Perotti quasi allo scadere, dopo il botta e risposta tra Pellegrini e Gervinho. Tra i giallorossi ancora molto positivo Under, male Dzeko e Schick. Chiudendo il tour d'altra classifica, sconfitte senza conseguenze per una Juventus in versione ampiamente rimaneggiata contro la Sampdoria e per il Napoli a Bologna (tra i partenopei si segnala comunque il 16° gol di Mertens).
 
Guardando al fondo della classifica, il rammarico più grande è naturalmente per l'Empoli. La squadra di Andreazzoli ha messo in mostra un collettivo di assoluta qualità che non avrebbe meritato questo triste finale. Bravissimo Traoré (già della Fiorentina), determinante l'apporto di Farias arrivato a gennaio insieme a un superlativo Dragowski, in rampa di lancio Di Lorenzo (Napoli sulle sue tracce) e Ucan e chissà che anche Caputo non possa restare in A passando per il calciomercato. Altro gran finale per il Bologna che si augura di poter trattenere Mihajlovic in panchina, autore di un'impresa e soprattutto abile a rilanciare una squadra che sembrava spacciata. Tra i felsinei rubano la scena gli esperti Palacio e Danilo, ben coadiuvati dagli emergenti Pulgar e Orsolini. Tra i meriti del tecnico anche la resurrezione (ancora parziale, per la verità) di Destro. Poco da segnalare per Fiorentina e Genoa protagoniste di un girone di ritorno oltremodo mediocre.

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