1 milione di tifosi di fronte al Palazzo d'Inverno, la colonna d'Alessandro svetta alta 47 metri e sotto vi è costruito un palco immenso, l'entusiasmo intorno
allo Zenit sembra essere riacceso, quando sul palco, insieme al sindaco della città, Georgij Poltavčenko e al dg Fedorov, appare il nuovo mister, si tratta di Cesare Prandelli.
Cerimonia solenne e inno Russo suonato in grande stile dall'orchestra filarmonica di Leningrado. Dalla prospettiva Nevskij, si vede arrivare uno stuolo di guardie che sale sul palco e
cerca di arrestare il dg Alexander Fedorov; egli si ribella e strappando il colbacco alla guardia che lo ha afferrato, si riconosce che egli è Hernanes, il grande colpo di mercato;
i due si abbracciano affettuosamente e si capisce che è una farsa in stile De Laurentis. L'orchesta comincia ad intonare l'Inno Italiano e a turno si tolgono il colbacco:
De Sanctis, Sorrentino, Cannavaro, Balzaretti, Nesta, Maggio, Di Vaio, Miccoli, Gilardino e infine Pazzini. Gli applausi sono assordanti e sono tutti rivolti alla squadra alla
Italiana formata da Fedorov e Prandelli. A questo punto, Fedorov prende la parola e mentre il resto dei giocatori si rivela, comincia a parlare, orgoglioso del suo operato:
"Quest'anno siamo fortissimi, ve lo assicuro, tutti i grandi nomi li ho lasciati ai vari Arabi e Petrolieri, noi abbiamo una squadra che punta al collettivo, I nostri ragazzi ci daranno
soddisfazioni, ne sono sicurissimo. L'anno precedente è andato male perchè l'armonia nello spogliatoio era andata scemando....ma quest'anno no, quest'anno puntiamo al bottino pieno e vi
assicuro che abbiamo tutti i requisiti per centrare l'obiettivo". Mentre Vargas, si scusa con i suoi tifosi e assicura che farà molto meglio quest'anno, Gilardino si lancia in cori da stadio per fomentare la
squadra. La festa continua quando Nainggolan apre uno spumante ITALIANO e lo versa addosso al serio sindaco e a Cesare Prandelli. I giocatori sono carichi e si vede, quest'anno si vogliono
riprendere e vogliono ricominciare in questo posto magico dove molti anni fa vi fu un drastico cambiamento con la rivoluzione d'ottobre....Il simbolismo è sempre piaciuto ad Alexander Fedorov