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Esterni al potere nella prima giornata dopo la sosta per le feste di Natale. Registrato nell'anticipo Napoli-Sampdoria lo stop inatteso di Mertens, a secco dopo gli otto gol nelle precedenti tre partite nonostante due ghiotte occasioni capitate sul piede, ci hanno pensato Perisic e Gomez a difendere la categoria. Il croato dell'Inter, atteso da un necessario cambio di passo dopo una prima parte di stagione tra alti e bassi, ha subito risposto presente lasciando il segno contro l'Udinese: decisiva la sua doppietta per rimontare lo svantaggio firmato da Jankto, iniziare il 2017 nel migliore dei modi ed elevare le sue quotazioni, grazie ai sei gol messi sin qui a segno (ancora zero alla voce assist). Nessuna rimonta, invece, per l'Atalanta che ha subito immesso sui giusti binari la trasferta di Verona, grazie alla doppietta del Papu, a un passo dalla doppia cifra sommando gol (cinque) e assist (quattro). Molto bene tra i nerazzurri di Gasperini anche Freuler, sostituto designato di Gagliardini - passato nel frattempo proprio all'Inter -, bravo a trovare la porta per il definitivo 4-1. Primo esame, dunque, superato per la mediana atalantina, al momento orfana anche dell'altro talento Kessie, impegnato in Coppa d'Africa.
 
A proposito di Coppa d'Africa, mancano maledettamente alla Roma gli spunti di Salah, convocato dall'Egitto. Gran fatica per i giallorossi contro il Genoa (match deciso dall'autogol di Izzo), anche a causa dell'opaca prestazione di Perotti (ancora a secco di gol su azione, sinora sei tutti dal dischetto), a cui ha sopperito solo in parte in proiezione offensiva l'ottima prestazione di Nainggolan. Guardando all'altra sponda della Capitale, è tornato al gol dopo un lungo digiuno bomber Immobile, ora in doppia cifra, gol da tre punti in extremis proprio quando il Crotone pensava di aver strappato un punticino all'Olimpico con un'altra prova di gran sacrificio e un pizzico di fortuna, soprattutto legato all'errore dal dischetto di Biglia nel primo tempo.
 
In tema di ritorni, Di Francesco e i fantallenatori hanno potuto riabbracciare Berardi dopo quattro mesi nel match tra Torino e Sassuolo. L'attaccante calabrese è entrato a un quarto d'ora dalla fine senza lasciare il segno, ma il suo nuovo esordio stagionale è un segnale anche in ottica asta di riparazione. Meglio portare pazienza e insistere sulla sua voglia di riscatto. Nella stessa gara, esordio anche per Iturbe subentrato nel secondo tempo al posto di Ljajic, una staffetta a cui dovremo abituarci, visto che il serbo sembra il primo indiziato a lasciare il posto dall'inizio al paraguayano, quando la sua condizione di forma crescerà. Tornando a parlare di Napoli-Sampdoria, ha subito lasciato il segno Tonelli, anche lui alla prima partita con i partenopei, dopo cinque mesi di anticamera tra infortunio e scelte di formazione. Il difensore ha ripreso da dove aveva lasciato nell'Empoli e adesso si candida a una maglia da titolare, vista la perdurante assenza di Koulibaly, anche lui impegnato in Coppa d'Africa. È destinata a far discutere, invece, l'esclusione di Maksimovic: anche con la difesa a pezzi (assenti pure Chiriches e Albiol), Sarri ha lasciato a guardare il difensore da 25 milioni di euro.
 
A margine da segnalare il buon inizio d'anno dei bomber, non tutti in gol ma apparsi in condizione smagliante. Tra chi ha centrato la porta, oltre al già citato Immobile, la coppia di juventini Higuain (salito a quota 12) e Dybala, il milanista Bacca che ha rotto il digiuno (ma buono anche l'apporto di Lapadula, subentrato al suo fianco nel secondo tempo a uno spento Niang), il napoletano Gabbiadini (anche se è con la valigia pronta in direzione estero) e l'empolese Maccarone. Ottime prestazioni senza gol da Petagna, generoso e vicino al gol in più di un'occasione (smista l'assist per Freuler e si merita anche un 8 in pagella da alcune testate) e il romanista Dzeko, a cui Perin e il palo hanno negato la gioia della rete.
 
In tema di portieri, sfortunatissimo proprio Perin che ha riportato un altro grave infortunio ai legamenti del ginocchio, stagione nelle mani del secondo Lamanna; strepitosa la gara di Szczesny, saracinesca abile a dire "no" ripetutamente agli attaccanti genoani e molto bene anche l'esordiente Festa tra i pali del Crotone. Giornata no, per converso, per l'udinese Karnezis, generalmente impeccabile, ma non questa volta contro l'Inter.

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